Care Colleghe e cari Colleghi,

è venuta improvvisamente a mancare Olga Liverta Sempio, Collega che molte e molti di noi hanno conosciuto e apprezzato, già docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di MilanoAllieva prima e collaboratrice poi del Professor Mario Groppo, dal quale ereditò la passione per la Psicologia dell’Educazione, ha condotto studi importanti su svariati temi in questo settore. Per citare soltanto i suoi interessi scientifici principali, ricordiamo le riflessioni sui grandi maestri della disciplina – Piaget, Vygotskij, Bruner – e gli studi  sulla metodologia osservativa,  sullo sviluppo delle abilità aritmetiche, sulla Teoria della Mente. Co-responsabile della prima Unità di Ricerca nata all’interno del Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica, quella appunto sulla Teoria della Mente, Direttrice del Master in Psicologia dell’Educazione, co-direttrice per Raffaello Cortina della Collana “Psicologia dell’Educazione. Sviluppo e processi educativi”, ha curato e scritto numerosi volumi e pubblicato molti capitoli e articoli su riviste nazionali e internazionali. Lo sviluppo della Teoria della Mente è stato indagato in ottica life-span in condizioni tipiche, atipiche e cliniche (sordità, cecità, disturbo dello spettro autistico) e nelle patologie neurodegenerative nell’età anziana. La sua passione per l’intreccio tra gli aspetti cognitivi ed emotivo-affettivi, relazionali e contestuali negli studi su sviluppo ed educazione in generale e nello sviluppo della Teoria della Mente in particolare è stata pionieristica. Il suo profilo è stato quello di una studiosa e una ricercatrice  a tutto tondo, interessata  tanto alle questioni teorico-concettuali  quanto a quelle metodologiche e applicative. Era curiosa e attentissima alle novità scientifiche, aperta al cambiamento, creativa nella rigorosità. Come Coordinatrice di un Corso di Dottorato presso la Facoltà di Scienze della Formazione ha generativamente e generosamente trasmesso il suo entusiasmo e dedizione alla ricerca a diverse generazioni di studenti, accompagnandone alcuni verso la  carriera universitaria e sostenendoli tutte e tutti nella realizzazione del loro potenziale, che abilmente individuava e faceva fiorire. Ci è mancata molto negli anni successivi al suo pensionamento e continuerà a mancarci, indelebile nel ricordo, negli anni a venire.