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Il 20 luglio di quest’anno, un tumore molto aggressivo ha avuto ragione della vita del nostro carissimo amico e collega Francesco Foroni. L’ottobre scorso aveva compiuto appena 50 anni! Si trovava a Sydney, dove si era trasferito con la moglie Arianna nel 2016 e dove, alla Australian Catholic University, aveva raggiunto la posizione di professore associato presso la the School of Behavioural and Health Sciences, di cui era vice direttore.
Prima di trasferirsi in Australia, dal 2012 al 2016 aveva lavorato come senior research fellow nel mio laboratorio, alla SISSA di Trieste. La Scuola aveva ricevuto un finanziamento per il progetto multidisciplinare ‘FoodCAST’ con il quale ci proponevamo di studiare i fattori psicologici che influiscono sulle scelte alimentari e i meccanismi neuronali sottostanti. Francesco aderì con un contagioso entusiasmo al progetto, insieme a Marilena Aiello, Giulio Pergola, Paola Mengotti, Elisabetta Ambron e alle allieve e agli allievi che si sono avvicendati nel laboratorio della SISSA in quegli anni. Insieme abbiamo generato una linea di ricerca molto innovativa e produttiva, alla quale Francesco ha contribuito con la sua passione per la l’analisi teorica ma anche con competenze sperimentali estremamente accurate. Nel periodo triestino ha collaborato anche con Andrea Carnaghi sull’influenza degli ormoni nell cognizione sociale.
Francesco si era laureato in psicologia presso l’Università di Padova, e aveva conseguito MSc e il PhD presso l’University of Oregon. A Trieste invece era arrivato dall’University of Utrecht. Nel periodo di formazione universitaria e durante il soggiorno olandese si era occupato dei temi classici della cognizione sociale e in particolare di associazioni e risposte automatiche e di categorie, collaborando tra gli altri con Myron Rothbart e Gün Semin.
Chi ha conosciuto Francesco ha avuto modo di apprezzare la profondità del suo pensiero, la sua correttezza intellettuale, la sua serietà nel supervisionare gli studenti e anche le sue fantastiche doti di pasticcere. Purtroppo, da quando si era trasferito in Australia non ci eravamo più incontrati di persona anche se abbiamo continuato a collaborare. Questo evento improvviso e fatale ha privato me e le persone che appartenevano alla sua rete per sempre della sua amicizia e della sua voce critica e disinteressata.
Raffaella Rumiati, Neuroscience & Society Laboratory (iNSuLa), SISSA Trieste
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