Lo scorso anno la Commissione Europea ha lanciato un’iniziativa sulla riconsiderazione del modo in cui si valuta la ricerca, producendo un documento di intenti (The Agreement on Reforming Research Assessment) che include 4 impegni sul cambiamento del modo di valutare la ricerca e 6 impegni sull’implementazione concreta di questo cambiamento.
Il principio di fondo è che bisognerebbe usare meno indici quantitativi nati per altro (l’H index, ad esempio), e invece più valutazioni qualitative. Inoltre, bisognerebbe considerare qualsiasi prodotto della ricerca, non soltanto articoli.
Ad oggi, l’agreement ha circa 480 istituzioni firmatarie, tra cui ANVUR e una sessantina di università italiane, e ha dato vita a un’organizzazione permanente che sta lavorando sul raffinamento e l’approfondimento dei 10 principi della carta. Il sito di CoARA, https://coara.eu/, contiene tutte le informazioni rilevanti.
La coalizione è aperta alle associazioni professionali, e include già l’Italian Reproducibility Network.
Dato l’impatto che l’iniziativa potrebbe avere nei prossimi anni, il direttivo AIP ha approvato l’adesione all’iniziativa, per continuare e approfondire un percorso di riflessione interna su quale sia il metodo migliore di valutare il nostro lavoro di ricerca, nell’interesse della comunità scientifica che rappresentiamo.
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