Assessment

il punto di riferimento nazionale per gli psicologi che lavorano nelle Università e negli Enti di ricerca.
  Con il termine assessment psicologico  viene inteso quel processo  che consente di giungere a valutazioni sui comportamenti, abilità e personalità di un soggetto. Il termine assessment psicologico di per sé implica l’utilizzo di più metodi e quindi che ci si accosti alla conoscenza dell’individuo tramite un approccio “multimethod”.

Presentazione

Sotto il termine assessment psicologico  viene inteso quel “processo”  che consente di giungere a valutazioni sui comportamenti, abilità e personalità di un soggetto. Esso include differenti metodi e strumenti, che generalmente vengono raggruppati in quattro categorie: test psicologici basati su dati normativi, interviste e colloqui, osservazioni e “metodi informali di assessment” (Framingham,  2016).  Il termine assessment psicologico di per sé implica l’utilizzo di più metodi e quindi che ci si accosti alla conoscenza dell’individuo tramite un approccio “multimethod”.  In altri  termini l’assessment psicologico riguarda la raccolta e integrazione di dati ai fini di una valutazione, decisione o indicazione per l’intervento (APA Dictionary of Psychology, 2007).

Obiettivi

La definizione di assessment nei suoi quattro elementi fondamentali evidenzia l’importanza di una conoscenza adeguata di pregi e limiti nell’uso corretto dei vari strumenti psicologici. In ambito europeo il compito di evidenziare queste problematiche è stato assunto dal Board of Assessement (BoA) dell’EFPA che già da alcuni anni ha rivolto la sua attenzione a tre tematiche fondamentali: (a) definizione di assessment; (b) proposta di un modello per la analisi dettagliata delle caratteristiche di un test sotto la denominazione di  “Revised EFPA Test Review Model’; (c) livello di qualificazione per la somministrazione, scoring ed interpretazione dei tests. Il lavoro è stato reso indispensabile dal fatto che nelle varie nazioni europee non esiste una legislazione specifica relativamente all’attività psicologica. Fortunatamente, rispetto a questo, l’Italia si trova in una situazione di vantaggio. Il nostro contesto prevede maggiori tutele a garanzia delle pratiche adottate dagli psicologi, in quanto essi, a norma di legge e di codice deontologico sono tenuti a impiegare metodologie sulle quali siano in grado di indicare fonti e riferimenti specifici ( Codice Deontologico Art. 5), devono riconoscere i limiti delle proprie competenze e perciò usare unicamente quegli strumenti teorico-pratici per i quali abbiano acquisito competenze (Codice Deontologico Art.5), ed infine nelle attività di ricerca, professionali e didattiche devono valutare il grado di validità e di attendibilità di informazioni, dati e fonti su cui basano le conclusioni raggiunte (Codice Deontologico, Art.7).
Tuttavia, all’interno di questo contesto generale legislativo e deontologico molto spazio rimane aperto a problematiche più specifiche tra le quali potremmo evidenziare la seguente: quali specifici metodi di assessment vengono realmente utilizzati in Italia e quali potrebbero essere meglio investigati ed introdotti tenendo presenti le esigenze dei diversi ambiti psicologici?
Uno degli obiettivi dell’AIP è quello di “promuovere la diffusione delle conoscenze e l’aggiornamento scientifico mediante l’organizzazione di riunioni, congressi, seminari, valorizzando la pluralità di approcci teorici e metodologici che caratterizzano la psicologia”. Una conoscenza più dettagliata dell’esistente e delle esigenze in ambito di assessment rientra quindi nelle finalità dell’AIP. Per la realizzazione di tale obiettivo il primo step consiste comunque in una conoscenza più dettagliata delle esigenze in ambito di assessment in diversi ambiti psicologici. L’AIP ha ben presente questa pluralità che si è riflessa nella costituzione delle varie sezioni: Psicologia Clinica e Dinamica, Psicologia Dello Sviluppo E Psicologia Dell’Educazione, Psicologia Per Le Organizzazioni, Psicologia Sociale e Psicologia Sperimentale. Ognuna di esse ha una propria finalità ma anche specifiche esigenze in ambito di assessement.

Coordinatori

Coordinatore:
Adriana Lis (Psicologia Clinica e Dinamica)
Proponenti per le varie sezioni
Filippo Aschieri, Psicologia Clinica e Dinamica
Andrea Bobbio, Psicologia Sociale
Diego Boerchi, Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione
Roberta Daini, Psicologia Sperimentale
Fiorenzo Laghi, Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione
Alessandro Lo Presti, Psicologia per le Organizzazioni
Paola Palladino, Psicologia Sperimentale
Luca Pancani, Psicologia Sociale
Laura Antonia Lucia Parolin, Psicologia Clinica e Dinamica
Claudia Pignolo, Psicologia Clinica e Dinamica
Massimo Nucci, Psicologia Sperimentale
Daniela Traficante, Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione

Media

Descrittive dati questionario EFPA Report 01

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LINEE GUIDA PER L’ASSESSMENT AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

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