Programmi Evidence_Based

il punto di riferimento nazionale per gli psicologi che lavorano nelle Università e negli Enti di ricerca.
Nella letteratura scientifica si parla di programmi Evidence-Based (EBP o EBI), ossia programmi basati sull’evidenza scientifica, per segnalare quei programmi sottoposti a valutazione di efficacia rigorosa.

Presentazione

Cosa sono i programmi basati sulle Evidenze-EBI

Nella letteratura scientifica si parla di programmi Evidence-Based (EBP o EBI), ossia programmi basati sull’evidenza scientifica, per segnalare quei programmi sottoposti a valutazione di efficacia rigorosa.
Si tratta di un approccio alla progettazione e alla sperimentazione che è volto a capire cosa di un modello di intervento funziona, cosa non funziona, per chi, e sulla base di quali fattori o variabili. L’obiettivo è costruire e fondare le pratiche di intervento su percorsi accreditati e di comprovata efficacia.
Gli interventi basati sull’evidenza scientifica sono parte di una più vasta area di ricerca, definita psicologia traslazionale, in cui aspetti teorici ed operativi si intrecciano per comprendere i problemi dei bambini, degli adolescenti e degli adulti e avere indicazioni di interventi efficaci integrando, anziché contrapporre, ricerca di base e ricerca applicata (Guerra, Graham e Tolan, 2011; Menesini e Pinto, 2013).
I grandi organismi internazionali, come l’Unione Europea-UE e l’Organizzazione Mondiale della Sanità-OMS,  sollecitano oggi la necessità di investire su programmi di intervento validati e di comprovata efficacia volti a promuovere un adeguato supporto a genitori, famiglie, scuole, bambini e adolescenti, nonché persone affette da diversi tipi di disabilità, fisica o mentale. In ambito clinico, gli stessi organismi internazionali chiedono che gli interventi terapeutici e riabilitativi con soggetti affetti da un disturbo mentale dimostrino una comprovata efficacia basata sulla sperimentazione, al fine di potere essere inseriti nelle linee-guida dei trattamenti sanitari.

La Society for Prevention Science (SPR)  (Flay et al. 2005;  Gottfredson et al. 2014) ha posto una prima distinzione tra tre livelli di sperimentazione e di valutazione degli interventi:

  1. il livello dell’efficacia, che si riferisce agli effetti benefici di un intervento in condizioni ottimali di realizzazione, cioè in condizioni sperimentali con un grado elevato di controllo da parte degli sperimentatori;
  2. il livello di valutazione dell’efficienza in cui si verifica che l’intervento sia proficuo nel “mondo reale”, cioè in un contesto diverso dal laboratorio  in cui sono attivi molteplici fattori di influenza legati alla specifica realtà sociale;
  3. il livello  di implementazione del progetto su larga scala che comporta la standardizzazione del modello e la fornitura di tutti i materiali e i servizi necessari tra cui il  manuale, la formazione del personale e possibili  supporti tecnici.

Questa associazione ha redatto alcune linee guida per l’identificazione di programmi di prevenzione di qualità, per la loro realizzazione, eventuale replica e diffusione.
Gli standard di valutazione di un progetto o di un programma stabiliscono che un intervento sia da considerarsi efficace (efficacy)  ed efficiente (effectiveness) se risponde ad alcuni criteri,  tra cui:

  1. presentare almeno due esperimenti rigorosi che coinvolgono campioni diversi definiti a partire da una popolazione di riferimento;
  2. adottare  misure di valutazione quantitative, con buone caratteristiche psicometriche;
  3. analizzare i dati in modo rigoroso;
  4. mostrare  effetti positivi, consistenti e  senza effetti collaterali di tipo negativo;
  5. riportare  almeno un follow up significativo con effetti che perdurano nel tempo;
  6. infine essere corredati da un manuale d’uso con indicazioni per un possibile trasferimento del modello adottato in altri contesti.

Tali standard di valutazione sono applicati anche agli interventi clinici e terapeutici dalla fine degli anni 90 (Chambless & Hollock, 2001). Dagli anni 2000 si è poi favorito lo sviluppo di una metodologia incentrata sui principi dell’ evidence-based practice dell’American Psychological Association (2006), che tengono conto delle particolari condizioni in cui avviene la sperimentazione volta a dimostrare l’efficacia di un intervento clinico, non sovrapponibile in toto a quanto avviene nella sperimentazione farmacologica (Westen & Thompson-Brenner, 2004).

Obiettivi

  • Ricognizione e creazione di un database degli interventi evidence based nel nostro Paese disponibile sul sito AIP
  • Contatto con i referenti istituzionali nazionali e locali per la promozione di politiche educative, sanitarie e sociali ispirate agli interventi evidence based-EBI
  • Divulgazione della cultura evidence based e dell’importanza della prevenzione primaria per la promozione della salute e l’implementazione di buone prassi di contenimento dei costi del sistema delle politiche educative e sociali.
  • Formazione specialistica e creazione di iniziative formative periodiche sul tema

 

Il gruppo tematico: storia e attività

Il gruppo di lavoro originario sugli Evidence Based Intervention (L.Barone, A. Lo Coco e E. Menesini) ha cominciato la propria attività nel 2013 dopo il successo della

  • 1° edizione della International Winter Training School “Promoting children’s development: Evidence based interventions in family and school contexts” tenutasi a Marzo 2013 presso l’università di Palermo con un programma scientifico incentrato sulla definizione degli standard of evidence e sul tema dell’approccio traslazionale – dalla ricerca di base alla valutazione dei programmi di intervento, alla implementazione degli stessi su larga scala. 6 i paesi europei di provenienza dei partecipanti, con uno staff didattico di riconosciuta autorevolezza; oltre ai docenti italiani (Claudio Barbaranelli, Lavinia Barone, Sonia Ingoglia, Alida Lo Coco e Ersilia Menesini) il contributo di Maria José Rodrigo (Spagna), Christina Salmivalli (Finlandia),  Christiane Spiel (Austria), per un alternarsi tra didattica frontale e laboratori interattivi con i partecipanti.

Interessi preminenti del gruppo di lavoro originario sono stati la promozione di un approccio che coniughi ricerca di base e prassi di intervento per incentivare innanzitutto buone prassi di prevenzione primaria nei principali luoghi di crescita – la famiglia e la scuola – e che costituisca piattaforma di riferimento per nuove politiche sociali.

  • La 2° edizione della International Winter Training School – tenutasi nel Novembre 2014 presso l’università di Firenze – ha visto la presentazione di programmi di intervento accreditati, ha favorito la riflessione sul tema dell’implementazione su larga scala degli stessi e ha lavorato attivamente per la creazione di un primo network tra ricercatori. Tra i docenti italiani Lavinia Barone, Alida Lo Coco, Ersilia Menesini e Massimiliano Pastore; tra gli stranieri Janis Kupersmidt (USA), Gertijan Overbeek (NL), Christina Salmivalli (Finlandia).
  • La 3° edizione della International Winter Training School si è tenuta nel Febbraio 2016 presso l’Università di Pavia con focus sugli interventi in adolescenza e sugli interventi su larga scala per la prevenzione dell’aggressività e la violenza tra i giovani. Tra i docenti italiani Lavinia Barone, Alida Lo Coco, Ersilia Menesini; tra gli stranieri Marlene Moretti (Canada), Brit Oppedal (Norvegia), Heidi Van de Bosch (Belgio).

Questa iniziativa è stata inaugurata da una giornata di convegno che ha visto a confronto AIP, ricercatori italiani e stranieri, professionisti, Ordine degli psicologi e legislatori delle politiche educative e  sociali sul tema dei programmi/interventi basati sulle evidenze.

Coordinatori

Coordinatori
Lavinia Barone (Università di Pavia)
Angelo Compare (Università di Bergamo)

 

Comitato organizzatore
Lavinia Barone (Università di Pavia)
Angelo Compare (Università di Bergamo)
Alida Lo Coco (Università di Palermo)
Gianluca Lo Coco (Università di Palermo)
Ersilia Menesini (Università di Firenze)

 

Soci aderenti

  1. Francesca Agostini (Università di Bologna)
  2. Cinzia Alagna (Università degli Studi di Pavia)
  3. Gianmarco Altoè (Università degli Studi di Padova)
  4. Alessandra Babore (Università di Chieti)
  5. Dario Bacchini (Seconda Università di Napoli)
  6. Roberto Baiocco (Università di Roma La Sapienza)
  7. Franco Baldoni (Università di Bologna)
  8. Lavinia Barone (Università degli Studi di Pavia)
  9. Sabrina Bonichini (Università degli Studi di Padova)
  10. Piera Brustia (Università degli Studi di Torino)
  11. Chiara Buizza (Università di Brescia)
  12. Marco Cacioppo (Università LUMSA)
  13. Silvia Casale (Università di Firenze)
  14. Marta Casonato (Università degli Studi di Torino)
  15. Rosalinda Cassibba (Università di Bari)
  16. Ilaria Castelli (Università degli Studi di Bergamo)
  17. Loris Castelli (Università degli Studi di Torino)
  18. Gianluca Castelnuovo (Università Cattolica di Milano)
  19. Donatella Cavanna (Università di Genova)
  20. Giorgio Caviglia (Università degli Studi di Napoli)
  21. Loredana Cena (Università di Brescia)
  22. Antonello Colli (Università di Roma La Sapienza)
  23. Alessandro Couyioumdjian  (Università di Roma La Sapienza)
  24. Ada Cigala (Università di Parma)
  25. Gabrielle Coppola (Università degli Studi di Bari)
  26. Maria Fara De Caro (Università degli Studi di Bari)
  27. Simona De Stasio (Università LUMSA)
  28. Antonio Dellagiulia (Università degli Studi di Pavia e Università Pontificia Salesiana)
  29. Davide Dettore (Università di Firenze)
  30. Maria Di Blasi (Università di Palermo)
  31. Dina Di Giacomo (Università di L’Aquila)
  32. Anna Di Norcia (Università di Roma La Sapienza)
  33. Sergio Di Sano (Università di Chieti)
  34. Simona Di Stasio (LUMSA, Roma)
  35. Concetta Esposito (Università di Napoli Federico II)
  36. Roberta Fadda (Università degli studi di Cagliari)
  37. Stefano Ferracuti (Università di Roma La Sapienza)
  38. Laura Ferro (Università della Valle d’Aosta)
  39. Andrea Fossati (Università LUMSA)
  40. Francesca Maria Freda (Università di Napoli Federico II)
  41. Mario Fulcheri (Università di Chieti)
  42. Federica Galli (Università di Milano)
  43. Alberto Ghilardi (Università di Brescia)
  44. Marta Ghisi (Università degli Studi di Padova)
  45. Marco Giannini (Università di Firenze)
  46. Gianluca Gini (Università degli Studi di Padova)
  47. Cecilia Giordano (Università di Palermo)
  48. Omar Gelo (Università del Salento)
  49. Ilaria Grazzani (Università di Milano Bicocca)
  50. Teresa Grimaldi Capitello (Università LUMSA e Ospedale Bambin Gesù, Roma)
  51. Salvatore Grullo (Unicusano)
  52. Serena Grumi (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano)
  53. Salvatore Gullo (Unicusano)
  54. Calogero Iacolino (Università di Enna)
  55. Cristiano Inguglia (Università di Palermo)
  56. Carlo Lai (Università di Roma La Sapienza)
  57. Serena Lecce (Università degli Studi di Pavia)
  58. Francesca Lionetti (Università degli Studi di Pavia e Queen Mary University of London, UK)
  59. Alida Lo Coco (Università di Palermo)
  60. Gianluca Lo Coco (Università di Palermo)
  61. Elisabetta Lombardi (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano)
  62. Caterina Lombardo (Università di Roma La Sapienza)
  63. Loredana Lucarelli (Università degli studi di Cagliari)
  64. Cesare Maffei (Università Vita e Salute-San Raffaele, Milano)
  65. Paola Manfredi (Università di Brescia)
  66. Gianmauro Manzoni (Università eCampus)
  67. Federico Manzi (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano)
  68. Davide Margola ( Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano )
  69. Silvia Mazzoni (Università di Roma La Sapienza)
  70. Ersilia Menesini (Università di Firenze)
  71. Melania Mento (Università di Messina)
  72. Aulette Merenda (Università di Palermo)
  73. Diana Miconi (Università di Padova)
  74. Mattia Minghetti (Università di Bologna)
  75. Paola Milano (Università di Palermo)
  76. Sara Molgora (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano)
  77. Enrico Molinari (Cattolica del Sacro Cuore di Milano)
  78. Fiorella Monti (Università di Bologna)
  79. Ughetta Moscardino (Università di Padova)
  80. Erica Neri (Università di Bologna)
  81. Annalaura Nocentini (Università di Firenze)
  82. Caterina Novara (Università di Padova)
  83. Osmano Oasi (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano)
  84. Veronica Ornaghi (Università di Milano Bicocca)
  85. Cecilia Pace (Università di Genova)
  86. Francesco Pagnini (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano)
  87. Annalisa Palermiti (Università della Calabria)
  88. Benedetta Palladino (Università degli Studi di Firenze)
  89. Micol Parolin (Università di Padova)
  90. Chiara Pazzagli (Università di Perugia)
  91. Annalisa Pelosi (Università di Parma)
  92. Lucia Porcedda (Università di Roma La Sapienza)
  93. Alessio Porreca (Università di Padova)
  94. Claudia Prestano (Unicusano)
  95. Carlo Pruneti (Università di Parma)
  96. Marina Quattropani (Università di Messina)
  97. Chatta Rabih (Università di Bologna)
  98. Ada Rikani (Università degli Studi di Pavia)
  99. A. Chiara Ripamonti (Università di Milano Bicocca)
  100. Cristina Riva Crugnola (Università di Milano Bicocca)
  101. Diego Rocco (Università di Padova)
  102. Luca Rollè (Università di Torino)
  103. Dolores Rollo (Università di Parma)
  104. Ruggero Ruggeri (Università del Salento)
  105. Chiara Ruini (Università di Di Bologna)
  106. Silvia Salcuni (Università di Padova)
  107. Sergio Salvatore (Università del Salento)
  108. Ezio Sanavio (Università di Padova)
  109. Alessandra Sansavini (Università di Bologna)
  110. Alessandra Santona (Università di Milano Bicocca)
  111. Lidia Scifo (Università degli Studi di Palermo)
  112. Alessandra Sansavini (Università di Bologna)
  113. Salvatore Settineri (Università di Messina)
  114. Alessandra Simonelli (Università di Padova)
  115. Annaria Speranza (Università di Roma La Sapienza)
  116. Giacomo Stella (Università di Modena e Reggio Emilia)
  117. Valentina Tesio (Università di Torino)
  118. Eliana Tossani (Università di Bologna)
  119. Daniela Traficante (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano)
  120. Marta Tremolada (Università degli Studi di Padova)
  121. Elena Trombini (Università di Bologna)
  122. Carmen Usai (Università degli Studi di Genova)
  123. Cristiano Violani (Università di Roma La Sapienza)
  124. Laura Vismara (Università di Cagliari)
  125. Paolo Valerio (Università di Napoli Federico II)
  126. Patrizia Velotti (Università di Genova)
  127. Paola Venuti (Università di Trento)
  128. Roberto Vitelli (Università di Napoli)
  129. Maria Cristina Verrocchio (Università di Chieti Pescara)
  130. Riccardo Williams (Università di Roma La Sapienza)
  131. Maria Clelia Zurlo (Università di Napoli Federico II)

Per informazioni e adesione scrivere a lavinia.barone@unipv.it e prof.angelocompare@gmail.com

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