Il Ministro per l’Università ha recentemente presentato un disegno di legge volto a trasformare alcune lauree, tra cui la Laurea Magistrale in Psicologia, in titolo abilitante. La previsione dei molti è che la proposta goda di una ampia e convinta volontà politica, tale da assicurarne una rapida approvazione (potrebbe essere presentato come collegato alla prossima legge finanziaria, per essere approvato entro la fine dell’anno).
La trasformazione in titolo abilitante della laurea magistrale in psicologia comporterebbe cambiamenti significativi.  Il percorso di abilitazione durererebbe un anno in meno, come conseguenza della eliminazione del tirocinio professionalizzante post laurea, parzialmente sostituito con attività di tirocinio “pratico-valutativo” da realizzarsi nel corso del percorso di laurea (almeno 30 CFU, secondo quanto riportato nel disegno di legge).
Un cambiamento così rilevante non poteva non sollevare un’ampia e vivace discussione entro la comunità della psicologia scientifica e professionale, che ha permesso di sviscerare l’intreccio di implicazioni e possibili soluzioni istituzionali, organizzative, metodologiche in campo.
Con soddisfazione, la nostra comunità si è mostrata capace di tradurre tale articolata discussione in un sintesi condivisa. Il documento che trovate in allegato è stato approvato dai tre Enti rappresentativi della psicologia accademica e professionale – L’Associazione Italiana di Psicologia, Il Consiglio Nazionale degli Ordini Psicologi e la Conferenza della Psicologia Accademica- riunite nel cosiddetto Tavolo Tecnico da anni attivo presso il Cnop.
Il documento – riprendendo parti essenziali di un testo approvato preliminarmente dal direttivo AIP il 30 ottobre – chiarisce le specificità della formazione in psicologia, dunque le condizioni che devono necessariamente accompagnare la trasformazione della LM-51 in abilitante affinché tale cambiamento non impatti negativamente sulla qualità della formazione psicologica e sia in grado di perseguire gli obiettivi prefissati, migliorando anzichè danneggiare la formazione professionalizzante.
Il documento  è stato inviato al Ministro dell’Università. La capacità mostrata in questo caso dalla psicologia di esprimere un punto di vista articolato, flessibile, propositivo ma sostanzialmente unitario – per quanto ancora del tutto preliminare alla discussione sui dettagli dei cambiamenti da apportare – è condizione essenziale per permettere alle nostre analisi e proposte di trovare attenzione presso gli interlocutori istituzionali. A tal proposito è stato istituito dal ministro un tavolo di concertazione che prevede rappresentanti del CUN, della CRUI, dell’Ordine e dell’Accademia, e della Consulta degli studenti, dove le criticità evidenziate e le proposte potranno essere approfondite.
 
Documento approvato dal direttivo AIP per la presentazione al tavolo tecnico
[Documento AIP interno]
 
Nota preliminare inviata dal tavolo tecnico al Ministro:
[Nota preliminare]