Counseling Psicologico Ateneo – CPA

il punto di riferimento nazionale per gli psicologi che lavorano nelle Università e negli Enti di ricerca.
Il gruppo è aperto a Soci Ordinari e Affiliati di tutte le Sezioni AIP, nonché a studiosi e professionisti interessati ai temi del counseling psicologico universitario, che ne condivideranno gli obiettivi e i principi di lavoro.

Presentazione

Il counseling psicologico di Ateneo si colloca oggi dentro una cornice internazionale che chiede servizi accessibili, integrati e di prossimità. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel World Mental Health Report e nei successivi aggiornamenti di indirizzo, sollecita sistemi che valorizzino la promozione e la prevenzione, riducano le barriere all’accesso e strutturino reti di servizi community-based capaci di intercettare precocemente i gruppi a rischio—gli studenti inclusi—con percorsi evidence-based e chiari canali di invio verso i livelli specialistici. Questo è esattamente lo spazio di azione dei Servizi di Counseling Psicologico di Ateneo (SCPA).
Negli Atenei europei, le indagini EUROSTUDENT descrivono una situazione che, già prima della pandemia, veniva definita una vera e propria “crisi di salute mentale”: punteggi WHO-5 indicativi di basso benessere sono diffusi e presentano gradienti netti per condizioni economiche e di studio, con chi affronta difficoltà finanziarie più esposto a esiti psicologici negativi. Le ultime sintesi (ciclo 2021–2024) ribadiscono che gli andamenti del benessere si intrecciano con fattori di contesto—costo della vita, modalità didattiche, reti sociali—e chiamano le università a politiche mirate di supporto. In questo scenario, il counseling psicologico diventa un dispositivo privilegiato per ridurre il divario tra bisogno e cura, fungendo da primo livello clinico-psicosociale e da snodo verso servizi più intensivi quando necessario.
I dati più recenti della Healthy Minds Study mostrano un trend duplice: da un lato il miglioramento graduale di alcuni esiti (depressione severa dal 23% nel 2022 al 18% nel 2025; ansia moderato-severa dal 37% al 32%; ideazione suicidaria dal 15% all’11%); dall’altro, un aumento dell’accesso all’assistenza. Rispetto agli anni precedenti, più studenti dichiarano di ricevere cure e supporto di salute mentale, con un incremento tanto dell’uso di terapia/counseling quanto dell’impiego di farmaci psicotropi. In particolare, nel ciclo 2023–2024 la quota di studenti con screening positivo (depressione o ansia) che ha ricevuto terapia/counseling e/o farmaci è salita al 61% (contro il 59% del 2023), mentre la percentuale di chi assume farmaci psichiatrici è aumentata dal 29% al 31%. Questi dati confermano che, a fronte di bisogni ancora elevati, le Università stanno intercettando più richieste e che i servizi brevi e accessibili di counseling psicologico sono leve cruciali per contenere la severità dei quadri clinici e sostenere gli esiti accademici
Nel Regno Unito, il quadro regolativo e analitico coordinato da Office for Students e TASO mostra al contempo un incremento della quota di studenti che dichiarano difficoltà di salute mentale (circa 1 su 6 nel 2023) e la persistenza di disuguaglianze per genere, status socio-economico, disabilità e condizioni di studio. I report collegano esplicitamente tali andamenti alla pressione del costo della vita e raccomandano approcci evidence-based, con triage strutturato, tempi di risposta brevi e attenzione all’equità di accesso: raccomandazioni pienamente coerenti con l’architettura dei SCPA (accesso facilitato, gratuità per gli studenti, setting brevi con monitoraggio, percorsi di invio).
In sintesi, convergono tre evidenze: l’alta prevalenza di disagio e basso benessere nella popolazione studentesca documentata in Europa; i trend internazionali che indicano margini di miglioramento quando le Università investono in servizi mirati; e un corpus di policy che chiede servizi universitari time-limited, misurati sugli esiti (sintomi, benessere, engagement, soddisfazione), interconnessi con altri servizi d’Ateneo e con la rete territoriale.
Queste ragioni sostengono la costituzione del Gruppo Tematico AIP per sistematizzare l’evidenza, stabilire standard minimi per i SCPA (accessibilità, qualità, equità) e guidare gli Atenei nell’implementazione e nella valutazione continua degli interventi.
Inoltre, la presente proposta nasce in continuità con il percorso avviato a livello nazionale dalla CRUI, che ha istituito una Commissione sul Counseling Psicologico per coordinare i referenti d’Ateneo e favorire un confronto di sistema sui SCPA, promuovendo mappature, standard e scambio di buone pratiche. Nel 2024–2025 tale impegno si è tradotto in iniziative di monitoraggio nazionale dei Servizi di Counseling Psicologico (MSCPA) e in un più ampio aggiornamento delle cornici per l’inclusione e il benessere universitario (Linee Guida CNUDD 2024, recepite in CRUI), che valorizzano servizi accessibili, tempi di risposta brevi e integrazione con gli altri presìdi di Ateneo. Il Gruppo Tematico si pone dunque come prosecuzione e consolidamento di questo lavoro, offrendo ad AIP uno spazio scientifico e operativo capace di sistematizzare l’evidenza, contribuire alla definizione di standard condivisi e sostenere gli Atenei nell’implementazione dei SCPA.

Obiettivi

Obiettivi:

  • Raccogliere, analizzare e diffondere evidenze scientifiche sui modelli organizzativi, metodologici e clinici dei SCPA presenti nelle università italiane (setting, presa in carico, triage/urgenze, supervisione, integrazione con didattica/ricerca), producendo una rassegna/position paper AIP e report periodici.
  • Favorire il confronto scientifico e operativo tra ricercatori/trici, docenti e professionisti/e che operano nei SCPA, in un’ottica interdisciplinare (clinica, di comunità, del lavoro e delle organizzazioni, metodi).
  • Incentivare la collaborazione istituzionale con Atenei e stakeholder (Ministeri, CRUI e articolazioni, Ordini professionali, reti di servizi territoriali), per sostenere qualità, equità e visibilità dei SCPA, raccordando la mappatura nazionale e le linee guida con le politiche di inclusione e diritto allo studio.
  • Organizzare eventi scientifici e formativi (seminari, workshop, giornate di studio, cicli di webinar; sessioni dedicate ai congressi AIP) per l’aggiornamento teorico-metodologico, la diffusione dei risultati della ricerca e lo sviluppo di competenze su modelli brevi, triage del rischio, lavoro in rete e valutazione degli esiti.

 

Deliverable associati (Anno 1–2)

  • Linee guida AIP (versione 1.0) con standard minimi e indicatori, in consultazione con CRUI/stakeholder.
  • Cruscotto condiviso di indicatori con benchmark operativi e schema di raccolta dati.
  • Ciclo formativo (≥3 webinar + 1 workshop nazionale) e sessione tematica al Congresso AIP.
  • Relazione annuale al Direttivo AIP con risultati, criticità e piano dell’anno successivo.

Coordinatori

Elenco soci proponenti
• Angela Costabile — Università della Calabria (Coordinatore)
• Lavinia Barone — Università di Pavia
• Francesco Craig — Università della Calabria
• Antonietta Curci — Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
• Maria Francesca Freda — Università degli Studi di Napoli “Federico II”
• Omar Gelo – Università del Salento
• Cristiano Inguglia — Università degli Studi di Palermo
• Francesca Liga- Università degli Studi di Messina
• Gianluca Lo Coco — Università degli Studi di Palermo
• Daniela Marchetti — Università “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara
• Paola Perucchini — Università degli Studi Roma Tre
• Piero Porcelli — Università “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara
• Paola Venuti 

Categoria Descrizione & esempi
1 Test di massima performance Prove di intelligenza, batterie attitudinali, test neuropsicologici, prove di apprendimento normate.
2 Test di tipica performance Strumenti che rilevano comportamenti abituali o modalità espressive normate
3 Autovalutazione (Self-report) Questionari, inventari, scale di atteggiamento compilati dal soggetto.
4 Eterovalutazione (Informant-report) Checklist, griglie, questionari compilati da genitori, insegnanti, clinici, pari.
5 Protocolli di intervista Interviste strutturate o semi-strutturate con scoring standardizzato (es. K-SADS, ADI-R).
6 Protocolli di osservazione Sistemi osservativi/behavioral coding con metriche psicometriche (es. ABAS-3 Observation, video-coding con accordo inter-rater).
7 Paradigmi sperimentali standardizzati Compiti di laboratorio o computerizzati (Stroop, Iowa Gambling Task, ecc.).
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