Proponente:
Silvana Grandi, Socio Ordinario, Università di Bologna
Area tematica:
Interazione tra salute mentale e salute fisica nel contesto biopsicosociale
Premessa
La psicologia clinica è una disciplina con una vocazione naturale alla multideterminazione, alla pluralità di approccio e alla complessità rivolta principalmente alla salute globale e non solo mentale del soggetto. La psicosomatica è di per sé un territorio di confine fra più discipline scientifiche e costituisce un luogo privilegiato per l’incontro di professionalità, competenze, saperi e realtà cliniche diverse, sia fra la psicologia e le tante scienze che le sono vicine, sia all’interno dei vari settori scientifico-disciplinari della psicologia stessa.
La salute trova il suo spazio teorico naturale all’interno del generale campo biopsicosociale di cui la psicologia clinica è parte necessaria e integrante. Basti pensare che il fondatore del modello biopsicosociale, George Engel, era sia un medico internista che uno psicologo clinico. La psicologia clinica è costituzionalmente una scienza aperta in quanto vive anche di contributi forniti dalle scienze limitrofe e fornisce, di rimando, contributi che incidono sul sapere scientifico e sulla società.
Psicologia clinica e psicosomatica sono due luoghi concettuali che possono convivere in modo efficace e produttivo per la semplice ragione che entrambe si nutrono reciprocamente. Fare l’elenco delle ricerche che nell’ultimo mezzo secolo hanno dimostrato in modo inequivocabile l’intima relazione fra aspetti psicologici, medici e sociali sarebbe troppo lungo. Alcuni punti essenziali sono citabili a dimostrazione del solido legame:
– gli eventi avversi e le dinamiche relazionali precoci possono restare “attive” per tutta la vita con effetti sulla regolazione emotiva, sulle le funzioni di adattamento, sulla vulnerabilità ad esiti “hard” di malattia come morbilità e mortalità (epigenetica, biological reprogramming);
– le relazioni interpersonali influenzano la salute psichica e fisica a livelli multipli di determinazione, con effetti sia per quanto riguarda l’estensione della rete sociale (supporto sociale) che la qualità delle relazioni affettive (solitudine);
– le condizioni complesse e difficili di vita (che possono riguardare gli affetti, le relazioni in famiglia, il lavoro, la condizione economica, lo svantaggio sociale, ecc.) esercitano un’influenza carsica e di lungo periodo sulla percezione soggettiva di salute attraverso complessi meccanismi psicologici e biologici;
– l’aumentata prevalenza di patologie croniche “non-comunicabili”, soprattutto nella popolazione occidentale e industrializzata, e le recenti ondate virali pandemiche hanno evidenziato quanto la connessione fra ambiente esterno (condizioni ecologiche di adattamento nell’antropocene) e ambiente interno (in primis, meccanismi immunitari di tipo infiammatorio) sia mediata da comportamenti individuali e credenze (beliefs) di malattia;
– la prevalenza stimata di oltre il 50% dei pazienti afferenti alla medicina di base e alle cure primarie è costituita da disturbi di somatizzazione o di conseguenze psicologiche di patologie croniche, tanto che di recente l’ammissione al programma IAPT inglese è stata ampliata per comprendere anche i disturbi somatici.
Obiettivi del gruppo:
- Definire le aree di interesse, ricerca e intervento specifici della psicologia clinica e psicosomatica, esplorando come la psiche influenzi il benessere fisico e viceversa. Ciò include analizzare l’effetto di fattori come lo stress, le dinamiche relazionali e l’ambiente sul benessere complessivo.
- Promuovere progetti di ricerca trasversali e collaborativi sui punti di incontro tra la psicologia clinica e la salute somatica, con l’obiettivo di approfondire la comprensione delle malattie fisiche influenzate da fattori psicologici e di migliorare gli approcci di trattamento integrato.
- Stimolare il coinvolgimento e la divulgazione attiva tra i membri dell’AIP – Sezione di Psicologia Clinica e Dinamica, per diffondere conoscenze, ricerche emergenti e migliori pratiche legate alla psicosomatica, oltre a promuovere l’incorporazione di questi argomenti nei programmi di formazione.
- Creare un premio annuale per distinguere e motivare i giovani ricercatori che apportano contributi significativi allo studio della psicosomatica, sostenendo il loro sviluppo accademico e professionale nel campo della psicologia clinica.
Membri aderenti:
Silvana Grandi (proponente, Università di Bologna) Socia ordinario
Piero Porcelli (referente, Università degli Studi “G. d’Annunzio”, Chieti) Socio ordinario
Gianluca Castelnuovo (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano) Socio ordinario
Adriano Schimmenti (Università degli studi di Enna “Kore”) Socio ordinario
Federica Galli (Sapienza Università di Roma) Socia ordinario
Lorys Castelli (Università di Torino) Socio ordinario
Chiara Conti (Università degli Studi “G. d’Annunzio”, Chieti) Socia ordinario
Fiammetta Cosci (Università degli Studi di Firenze) Socia ordinario
Lidia Del Piccolo (Università di Verona) Socia ordinario
Lilybeth Fontanesi (Università degli Studi “G. d’Annunzio”, Chieti) Socia ordinario
Paolo Leombruni (Università di Torino) Socio ordinario
Chiara Rafanelli (Università di Bologna) Socia ordinario
Laura Sirri (Università di Bologna) Socia ordinario
Maria Grazia Strepparava (Università degli Studi Milano-Bicocca) Socia ordinario
Eliana Tossani (Università di Bologna) Socia ordinario
Giulia Landi (Università di Bologna) Socia ordinario
Maria Francesca Freda (Università degli Studi di Napoli Federico II) Socia ordinario
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