Mura veneziane. Abbracciano Città Alta dal XVI secolo, da quando Bergamo era territorio della Repubblica di Venezia e, dal 2017, sono patrimonio mondiale dell’umanità – UNESCO. Costruita a scopo difensivo a partire dal 1561 e, ad oggi, perfettamente conservata, la cinta muraria è lunga oltre 6 km e alta, in alcuni punti, fino a 50 metri, con un sistema di passaggi e cunicoli sotterranei. Le Mura sono anche punto d’accesso alla Città Alta attraverso quattro porte monumentali, delle quali la più suggestiva è Porta San Giacomo, a sud. Le Mura sono uno dei luoghi più evocativi e amati dagli abitanti, per passeggiare o ammirare la città dall’alto, soprattutto il fine settimana quando il perimetro interno diventa una grande isola pedonale.
Basilica di Santa Maria Maggiore. Situata in Piazza del Duomo nel cuore della Città Alta, è uno dei luoghi più cari agli abitanti di Bergamo. La sua storia, infatti, è legata a un voto che la città fece alla Madonna per proteggerla da una epidemia di peste che dilagava in Europa all’inizio del XII secolo. Costruita a partire dal 1137, è un edificio caratterizzato da una mescolanza di stili: la struttura architettonica è romanica-gotica, con esterni sobri e lineari, mentre l’interno è decorato in stile barocco. Alla Basilica si accede da quattro ingressi laterali: i due principali sono protetti da piccoli portici impreziositi da due leoni rossi e due leoni bianchi, in marmo veronese e di Candoglia, opera trecentesca di Giovanni da Campione. All’interno, le tre navate sono impreziosite da affreschi, stucchi, arazzi e tarsie lignee su disegno di Lorenzo Lotto e conservano il monumento funebre di Gaetano Donizetti, il celebre compositore bergamasco. Sul muro settentrionale esterno si possono ancora vedere le antiche misure in vigore a Bergamo nel Medioevo – il cavezzo (2,63 metri) e il braccio (53,1 cm) – per i tessitori e i commercianti.
Duomo di Bergamo. Dedicato al Patrono della città Sant’Alessandro Martire, è situato nella omonima piazza in Città Alta. Costruito su una struttura precedente del VI secolo è stato, poi, rinnovato profondamente a partire dal 1449 dall’architetto fiorentino Filarete che costruì una nuova struttura a croce latina. Il Duomo è sovrastato da una cupola mentre una gradinata porta all’ingresso aperto nella facciata principale di color bianco. All’interno, con un’unica navata che segue la pianta a croce latina, si possono ammirare il maestoso altare maggiore con stalli lignei del coro e dove è custodita l’urna con le spoglie di Sant’Alessandro Martire, preziosi affreschi come l’Assunzione in Cielo di Sant’Alessandro di Coghetti, opere di Andrea Previtali e di Giovan Battista Moroni e la Cappella del Crocifisso, opera dell’architetto Dalpino nel 1866. La testimonianza più preziosa conservata è, però, la tiara di Papa Giovanni XXIII, originario di Sotto il Monte in provincia di Bergamo: un copricapo in oro tempestato di perle, rubini, diamanti e smeraldi.
Palazzo del Podestà. Si affaccia su Piazza Duomo e Piazza Vecchia, i due luoghi che hanno costituito il centro di Bergamo tra l’epoca comunale e quella rinascimentale. Venne costruito alla fine del XII secolo per volere della potente famiglia Suardi, diventando luogo di residenza del Podestà, il governatore forestiero che aveva l’incarico di reggere il comune per sei mesi. A partire dal 1428, quando Bergamo divenne territorio della Repubblica di Venezia, il Palazzo divenne il luogo principale per amministrare la giustizia. Oggi ospita il Museo del Cinquecento, un percorso multimediale e interattivo dedicato alla storia di Bergamo, tra prestigiosi palazzi e antichi conventi, la costruzione delle Mura e le storie di nobili famiglie locali e grandi condottieri al servizio della Repubblica di Venezia.
Campanone. Si trova in Piazza Vecchia, accanto al Palazzo del Podestà, ed è la torre civica di Bergamo. È la torre più alta della città e dai suoi 52,76 metri di altezza si gode di una vista panoramica unica sul centro storico. La sua sommità può essere raggiunta a piedi, con una salita di 230 gradini, o, più comodamente, in ascensore. Sulla cima è posta la più grande campana della Lombardia che, ancora oggi, tutte le sere alle 22 batte cento rintocchi in ricordo della chiusura delle porte della città, lungo le mura, durante la dominazione veneta.
Rocca. Fortificazione di origine trecentesca, porta ancora oggi evidenti tracce della sua funzione militare nel corso dei secoli. Lungo il camminamento di ronda si trovano ancora la Porta del Soccorso, che collegava i sotterranei della Rocca con l’esterno delle Mura, e la casa dei bombardieri, oggi sede del Museo dell’Ottocento, che racconta le trasformazioni di Bergamo durante il Risorgimento, con le storie dei 180 bergamaschi che si unirono a Garibaldi nell’eroica spedizione dei Mille. La si raggiunge con la funicolare salendo verso il colle di Sant’Eufemia: dall’alto si può ammirare una vista panoramica a 360° che spazia dalla Città Alta alle Prealpi Orobie e l’intera pianura bergamasca, fino a Milano.
Convento di San Francesco. In Città Alta, a due passi da Piazza Vecchia, è un tesoro nascosto di grande fascino. Si tratta di un pregevole esempio di architettura conventuale medievale impreziosito dal Chiostro delle Arche, quello del Pozzo e dalla Sala Capitolare, decorati con cicli di affreschi realizzati tra il Trecento e il Seicento. Oggi sede degli uffici e degli archivi della biblioteca del Museo delle storie di Bergamo, il convento ospita Bergamo 900, dedicato alla storia del territorio bergamasco nel XX secolo, il Museo della fotografia Sestini e mostre temporanee. Dalla terrazza panoramica si gode di una vista unica sull’incrocio delle due valli, Brembana e Seriana.
Torre dei Caduti. Si trova nella Città Bassa, in piazza Vittorio Veneto, oggi considerata il salotto di Bergamo. Dal IX secolo, in quest’area si teneva la fiera annuale di Sant’Alessandro, una delle più importanti e antiche della Lombardia. Con il declino della fiera e lo spostamento del centro amministrativo e commerciale in Città Bassa nella seconda metà dell’Ottocento, l’intera area venne ripensata, compresa la funzione della Torre che, dopo la Prima Guerra mondiale, nel 1921 si trasformò da edificio decorativo a monumento dedicato alla memoria dei caduti bergamaschi, diventando poi simbolo della Bergamo moderna.