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Il meeting dei presidenti europei si è aperto, come di consueto, con la presentazione alla comunità internazionale degli sviluppi della psicologia nel Paese che ospita il semestre europeo. Considerato che il tema generale del semestre italiano svolto in Italia era incentrato sul tema “scienze e professioni psicologiche per l’incremento della salute nella società”, il presidente INPA ha evidenziato come il legame tra ricerca scientifica e applicazioni psicologiche professionali sia stato fin dall’inizio molto solido nella psicologia italiana, che nella propria scienza ha sempre prestato grande attenzione ai bisogni sociali.
Nella prima rivista di psicologia italiana, fondata nel 1905 da Giulio Cesare Ferrari. gli articoli riguardavano la psicologia del lavoro e la psicotecnica, e altri campi applicativi del sapere psicologico: educativo, psichiatrico, criminologico.
Nel secolo scorso i laboratori istituiti nelle diverse università italiane, hanno studiato scientificamente variabili psicologiche da applicare in ambiti di grande utilità sociale, dalla psicologia del lavoro a quella militare, dall’orientamento professionale alla psicologia forense, alla riabilitazione e alla salute fisica e psichica.
Il connubio tra la dimensione sperimentale e quella applicata fu centrale anche nella Società Italiana di Psicologia fondata nel 1910, che comprendeva una consulta scientifica, composta da membri accademici, e una riservata ai professionisti.
Nel 1992 è stata costituita l’Associazione Italiana di Psicologia (AIP) che, pur privilegiando la componente accademica, secondo lo Statuto ha lo scopo di «favorire, anche in collaborazione con organismi e associazioni affini, i contatti fra la ricerca psicologica e la realtà sociale e produttiva».
Inoltre, sempre per scopo statutario, l’Associazione mira a «collaborare, in tutte le modalità e forme necessarie, con gli organismi europei ed extra-europei preposti alla promozione, guida e finanziamento della ricerca scientifica». La dimensione internazionale della psicologia italiana è dimostrata dagli stretti rapporti sempre mantenuti con colleghi e associazioni europee e mondiali. Già al Congresso internazionale tenuto a Roma nel 1905 parteciparono molti eminenti psicologi di diversi continenti. Tra questi, Alfred Binet che presentò il suo test di intelligenza nella stessa sessione in cui Sante De Sanctis proponeva il suo test per i bambini con disabilità. Sempre a Roma si è tenuto il congresso EFPA nel 1999, e un altro congresso della Federazione europea si è svolto a Milano nel 2015, fino al semestre in Italia quest’anno, con la partecipazione di diversi Board e Standing Committees e con la collaborazione di altre associazioni internazionali, come avvenuto anche in altre occasioni in passato.
L’Italia partecipa all’EFPA attraverso l’INPA (Italian Network of Psychological Associations), fondata nel 1992 per sviluppare un quadro di riferimento comune per la formazione accademica e professionale degli psicologi secondo gli standard europei di qualificazione. A questo scopo, dal 2005 promuove la diffusione della certificazione EuroPsy.
A proposito di formazione psicologica nel nostro Paese, nel 2021 si è celebrato il mezzo secolo dalla fondazione dei primi corsi di laurea (Roma e Padova), oggi distribuiti in tutte le regioni italiane: 53 Lauree Triennali (“Scienze e Tecniche Psicologiche”) in 45 diverse Università, e 84 Corsi di Laurea Magistrale in Psicologia in 39 Università. Nel 2022 il Parlamento italiano ha approvato una legge che rende abilitante all’esercizio professionale la laurea magistrale in psicologia. Il Ministero dell’Università ha istituito una task force, con la partecipazione di rappresentanti sia professionali che universitari, per la revisione e la modifica degli studi accademici in psicologia, compresi i tirocini professionalizzanti e la prova di abilitazione.
Recentemente il Ministero dell’Istruzione ha approvato un accordo per l’inserimento strutturale e stabile degli psicologi nelle scuole. Sono stati organizzati incontri con il Ministero della Salute sulla professione psicologica nel Servizio Sanitario Nazionale e sulla valutazione psicologica dell’idoneità al lavoro. Inoltre, è stato formulato e diffuso un codice di condotta contro le molestie e le discriminazioni sul posto di lavoro. Un gruppo di colleghi universitari e professionisti si è occupato della formazione degli psicologi alle cure palliative e all’accompagnamento al fine vita, la cui formazione è stata raccomandata dal Ministero per tutte le professioni sanitarie, tra cui la psicologia.
A seguito degli effetti psicologici del Covid-19, nel 2022 il governo italiano ha attivato il “Bonus Psicologico” (sostegno economico alle terapie psicologiche). Le richieste per questa iniziativa, alla quale hanno fortemente interessato sia gli psicologi che gli utenti, sono state ad oggi più di trecentomila.
Sono stati diffusi online materiali sui temi della guerra e della convivenza pacifica e sulle migrazioni, elaborati da Società Scientifiche di area psicologica e da Associazioni di Psicologia dell’Emergenza.
Gli associati agli organismi che compongono l’INPA ricevono numerosi benefici in termini di opportunità di formazione permanente, e attraverso l’ENPAP (Ente per l’assistenza e la previdenza degli psicologi), supporti durante l’attività professionale – ad esempio in caso di maternità – e dopo il pensionamento.
I colleghi europei hanno molto apprezzato il lavoro svolto dagli psicologi italiani, e lo sforzo organizzativo per le tante iniziative del semestre europeo, di cui è stata riconosciuta la validità scientifica congiunta – in linea con la tradizione esposta in precedenza – con applicazioni professionali di grande rilevanza sociale.
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Un altro punto importante del meeting dei presidenti di Napoli ha visto la programmazione delle attività dei gruppi di lavoro, di recente ricostituiti con ampia rappresentanza italiana. Le associazioni nazionali erano state invitate a fornire suggerimenti di argomenti da approfondire a livello europeo, e l’INPA aveva proposto per i vari Board e Standard Committees l’attenzione a temi quali le metodologie basate su Intelligenza Artificiale (ad esempio il testing online) nei loro risvolti sia tecnici che etici, i problemi della ‘open science’, la formulazione di linee guida europee per l’accoglienza psicologica dei migranti, le strategie psicologiche di prevenzione delle demenze, la distinzione chiara fra il counseling psicologico e quello tipico di altre professioni. Il presidente INPA ha anche posto il problema della interconnessione tra gruppi di lavoro diversi che si occupano delle stesse tematiche, in modo da arrivare a formulazioni comuni che rappresentino la posizione di EFPA anche nei confronti delle istituzioni europee, oltre a servire da collante unitario tra le diverse associazioni nazionali.
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Sono stati inseriti nell’Agenda di attività EFPA tematiche quali la digitalizzazione e l’Intelligenza Artificiale e la promozione della professione psicologica con criteri analoghi nei diversi Paesi europei.
Si proseguirà nell’attivazione delle certificazioni EuroPsy specialistiche, tra cui quelle di Psicologo dello sport e di Neuropsicologo clinico, oltre quella già esistente in Psicologo del lavoro e delle organizzazioni. Anche in Italia l’INPA, che ha di recente riattivato il National Awarding Committee per l’assegnazione del titolo di base, si doterà dei NAC specialistici.
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I prossimi semestri europei saranno organizzati dall’Albania (1/2024) e dall’Estonia (2/2024). Per il 2025 esiste una candidatura ungherese.
I congressi biennali si terranno nel 2025 a Paphos (Cipro) e nel 2027 a Belgrado in Serbia.
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È stato annunciato il pensionamento di Sabine Stayert, che ha tenuto la carica di direttore esecutivo EFPA per 25 anni. Sabine è stata festeggiata durante la cena tenuta a palazzo Ferrara nel rione Sanità di Napoli, culmine lieto ed allegro della parte sociale del meeting, organizzato dalla collega Caterina Arcidiacono nella sua nuova funzione di componente del Board dei direttori della Federazione.
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Il presidente INPA
Santo Di Nuovo
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