Solo adesso apprendiamo della scomparsa, avvenuta in agosto all’estero, e dopo lunga malattia, di Maria Silvia Barbieri.
 
Laureata in Filosofia a Pavia nel 1970 e specializzata in psicologia a Milano nel 1974, ordinaria dal 1994 di psicologia dello sviluppo nell’Università di Trieste, dove è stata vicepreside della Facoltà di Psicologia dal 1997 al 2003.
Le sue ricerche spaziavano dallo sviluppo sociale allo sviluppo cognitivo e linguistico. Il focus principale del suo interesse scientifico si è rivolto allo studio dello sviluppo linguistico e comunicativo, dove ha integrato la tradizione piagetiana con quella degli studi sui processi inferenziali, che ha caratterizzato sia la pragmatica del discorso sia la psicologia del ragionamento.
 
Sergio Di Sano, che ne è stato collaboratore e ha curato insieme a lei un volume dal titolo “Lo sviluppo della competenza pragmatica” nel 2008, con contributi di illustri ricercatori italiani, ricorda come la studiosa abbia posto all’attenzione della comunità scientifica italiana un insieme di risultati scientifici del suo laboratorio apparentemente disparati (uso dei verbi modali, sviluppo del linguaggio figurato, comunicazione referenziale, uso dell’umorismo, ecc.) che trovavano invece nel concetto di “competenza pragmatica” un elemento unificatore; ed abbia indicato la strada di una possibile conciliazione tra la prospettiva inferenziale e quella interazionale negli studi ispirati alla linguistica pragmatica.
 
E’ ricordata per le capacità di lavoro scientifico, ma anche per il clima relazionale positivo all’interno del suo laboratorio, e per l’impegno nel seguire i suoi tesisti e tutte le persone che lavoravano con lei.